La Gioventù Federalista Europea si è riunita a Benevento, tra l’1 e il 3 dicembre, per il suo XXVI Congresso nazionale.
Ad anticipare i lavori statutari, è stato l’evento “Verso le elezioni europee, per una riforma dei Trattati?” strutturato in forma di dibattito tra le giovanili di partito con a oggetto le prossime elezioni europee e le priorità dei giovani a esse relative. Hanno partecipato Caterina Cerroni (Segretaria, Giovani Democratici), Luca Boccoli (Portavoce, Giovani Europeisti Verdi), Matteo Hallisey (Membro della segreteria, +Europa), Giulia Parenti (Responsabile Europa, Azione), Fiorenza Ceniccola (Coordinatrice locale, Forza Italia Giovani) e Chiara Favo (Responsabile formazione giovani locale, Movimento 5 Stelle). Il Congresso ha visto poi un ampio e animato dibattito, improntato tanto sull’azione dell’organizzazione quanto sull’attuale contesto politico europeo, che ha coinvolto oltre cinquanta militanti. C’è quindi stata la presentazione del Toolbox del progetto “COYV – Youth vote!” e la sperimentazione di una delle sue metodologie, seguita dall’elezione del nuovo Comitato Federale.
I delegati al Congresso hanno successivamente votato gli emendamenti alla Mozione di Politica Generale e il documento nella sua interezza. Infine, il nuovo Comitato Federale ha votato l’Ufficio di Segreteria che guiderà la GFE nei prossimi due anni.
Sono risultate elette Giorgia Sorrentino nel ruolo di Segretaria, Sara Bertolli in quello di Presidente e Maria Gabriella Taboga in quello di Tesoriera. La GFE tutta fa al nuovo Ufficio di Segreteria i migliori auguri di buon lavoro.
Elezioni europee: le candidature spot dei leader di partito mancano di rispetto al Parlamento europeo
La Gioventù Federalista Europea esprime con fermezza la propria opposizione alle candidature spot dei leader di partito alle elezioni europee. Questa tendenza, sempre più diffusa, è una mancanza di rispetto verso il Parlamento europeo, l’unica Istituzione dell’Unione europea direttamente eletta dai cittadini, e riduce un momento cruciale di democrazia a un mero sondaggio elettorale.
Le elezioni europee, conquistate nel 1979, devono essere un momento di celebrazione della democrazia, un’opportunità per i cittadini di esprimere la propria volontà e costruire il futuro dell’Europa, non un sondaggio o uno scontro di personalità.