- Per il 17° anno consecutivo la GFE partecipa alla campagna “Democracy under Pressure” della JEF Europe che si svolge dal 18 al 25 marzo 2023.
- La democrazia è in crisi in Europa e nel mondo e in Ucraina la democrazia è oggi sotto attacco.
- È tempo di un’Europa federale e democratica che possa effettivamente garantire la pace, la democrazia e i diritti fondamentali di tutti i suoi cittadini e di tutte le sue cittadine senza ulteriori compromessi.
“I nemici della pace e della democrazia non riposano, ma non riposiamo nemmeno noi. Con la campagna Democracy Under Pressure lottiamo per la democrazia opponendoci a coloro che vogliono distruggere valori e diritti fondamentali”, afferma Gianluca Bonato, Presidente della Gioventù Federalista Europea.
Ogni anno, la nostra campagna Democracy Under Pressure sensibilizza l’opinione pubblica sulle minacce allo stato di diritto e alla democrazia, denuncia tutte le forme di autoritarismo e mostra solidarietà ai sostenitori della libertà in tutta Europa.
Molte iniziative, online ma soprattutto con incontri dal vivo e nelle piazze, animeranno la settimana di mobilitazione dal 18 al 25 marzo in tutta Europa e in tutta Italia con il contributo delle sezioni della GFE. Un’occasione per condividere le storie personali di oppressione e di impegno per la democrazia in Ucraina, Russia, Moldavia, Grecia, Ungheria, Turchia e nelle tante regioni in cui i valori democratici vengono violati ogni giorno.
Democracy under Pressure è iniziata nel 2006 con il nome di Free Belarus Action per protestare contro il regime di Lukashenka. Negli anni, dittature e stati autoritari hanno continuato ad opprimere cittadini e cittadine e anche le democrazie ritenute stabili hanno mostrato che i valori e lo stato di diritto possano essere messi in discussione. Poiché riteniamo che un attacco allo Stato di diritto in un Paese sia un attacco a tutte e tutti, l’azione è diventata nel 2014 Democracy Under Pressure. Dal 24 febbraio 2022 è ancora più evidente cosa può fare un regime autoritario: un’aggressione su vasta scala all’Ucraina e a tutte le democrazie europee.
La pace e la democrazia sono interdipendenti e il progetto europeo può indicare una via possibile per la loro realizzazione. Democrazia è anche libertà di scegliere. Ucraina, Moldavia, Georgia, i Paesi dei Balcani occidentali hanno scelto l’Europa: ora sta a noi accoglierli. Ma questo non basta: è necessaria una profonda riforma dell’UE per garantire che i valori europei e i diritti fondamentali non siano più calpestati.
“Dobbiamo andare oltre il meccanismo di condizionalità dello stato di diritto, dobbiamo liberarci dall’intergovernativismo e costruire l’Europa federale che i cittadini e le cittadine hanno chiesto durante la Conferenza sul futuro dell’Europa. Una Federazione che possa effettivamente garantire la pace, il multilateralismo, la democrazia e i diritti fondamentali”, continua Bonato.
La GFE e la JEF Europe invitano dunque tutti i cittadini e tutte le cittadine a parlare per coloro che sono messi a tacere. Ora è il momento di difendere e sostenere la pace, la democrazia e lo stato di diritto in Europa scendendo in piazza con le federaliste e i federalisti in una delle città europee tra il 18 e il 25 marzo e condividendo contenuti sui social con l’hashtag #DemocracyUnderPressure.