L’Eurogruppo è finito e i ministri delle finanze hanno rispedito parte dei nodi cruciali al Consiglio, ma almeno questa volta sono stati capaci di decidere qualcosa.
Riteniamo positivo aver messo in campo strumenti per l’emergenza attraverso la BEI, il MES e il fondo SURE per affrontare l’emergenza sanitaria e socio-economica che questa pandemia sta generando. Salvare l’Unione Europea è fondamentale, ma per farlo compiutamente serve quanto prima superare la palude dei sistemi intergovernativi.
Dobbiamo infatti prendere atto dell’ennesima decisione arrivata dopo giorni di compromessi al ribasso, presa all’unanimità per accontentare tutti i governi e non soddisfare davvero nessuno. Una scelta che rimanda all’ennesimo vertice del Consiglio Europeo per fare un passo fondamentale: avere finalmente risorse comuni europee per affrontare in maniera adeguata la crisi economica.
Chiediamo coraggio e responsabilità ai leader europei. Per reagire, serve un bilancio europeo considerevolmente rafforzato e fondato su risorse proprie, adeguato alla grande sfida economica di ripresa e sviluppo che ci attende alla fine di questa crisi.
Serve inoltre aprire subito il cantiere della riforma dei trattati per creare una vera unione politica europea, avviando una fase Costituente per riscrivere il patto fondamentale che lega cittadini ed istituzioni ad ogni livello.