Nella settimana di insediamento del nuovo Parlamento europeo, i rappresentanti di Europa porta Europa, rete di quattordici associazioni apartitiche italiane, prevalentemente giovanili, si sono recati a Strasburgo per riportare ai decisori politici i punti chiave del manifesto che conduce la loro azione.
La rete promuove all’interno del proprio manifesto – il “Patto per scegliere l’Europa di domani” – una gestione europea dei fenomeni migratori, Istituzioni che garantiscano e rafforzino la democrazia e lo Stato di diritto, la realizzazione di un bilancio federale, la previsione di nuovi strumenti di contrasto alla criminalità organizzata transnazionale, misure efficaci di contrasto alla crisi climatica, una politica estera unica e una difesa comune europea.
Sebbene alcuni di questi temi siano stati trattati durante la campagna elettorale per le elezioni europee, sia in Italia che altrove, la Rete ritiene che ciò non sia sufficiente. Gli obiettivi vanno realizzati, e velocemente, considerando la condizione di policrisi in cui versa l’Europa.
Giovedì 18 luglio, i rappresentanti di Europa porta Europa hanno partecipato alla manifestazione organizzata dall’Union of European Federalists (UEF) davanti all’ingresso del Parlamento europeo, chiedendo una riforma dei Trattati europei. La manifestazione ha visto anche la partecipazione degli Onorevoli Giorgio Gori, Alessandra Moretti (PD|S&D) e Sandro Gozi (Besoin d’Europe|RE).
La rete ha quindi proseguito il lavoro all’interno del Parlamento europeo, discutendo con gli Eurodeputati sul percorso intrapreso finora e sulle possibilità di collaborazione tra società civile e Istituzioni europee. Particolarmente coinvolti nel dialogo sono stati gli Onorevoli Brando Benifei (PD|S&D) e Valentina Palmisano (M5S|The Left).
“La nostra rete nasce dalla consapevolezza della necessità del coinvolgimento e della mobilitazione della società civile, soprattutto giovanile, nella discussione sul futuro dell’Europa” ha affermato Giorgia Sorrentino, Segretaria Generale della Gioventù Federalista Europea. “Noi associazioni portiamo avanti una chiara idea di Unione europea che desideriamo contribuire a costruire, ed è per questo che la rete si propone quale cerniera indispensabile tra le comunità locali e la stessa Istituzione del Parlamento europeo, per cercare di colmare quelle distanze che contribuiscono a frenare la partecipazione democratica che poi culmina primariamente nell’astensionismo alle urne”.
In conclusione di giornata, i rappresentanti di Europa Porta Europa hanno presenziato alla plenaria che ha rieletto Ursula von der Leyen (CDU|PPE) come Presidente della Commissione europea.
“La costituzione del nuovo Parlamento europeo è stato il momento perfetto per promuovere i punti programmatici del nostro patto. La rete rappresenta il modo utile per un’Europa che meglio rappresenti noi giovani cittadini. Intendiamo metterci a lavoro per un confronto continuo con i MEP incontrati oggi e tutelare la democrazia attraverso un percorso di crescita continuo e rappresentativo” ha dichiarato Natascia Arcifa, di One Hour for Europe Italia.
“La partecipazione di Europa porta Europa alla sessione inaugurale del Parlamento europeo segna l’inizio di una nuova fase per questo progetto, che riconosce il valore e la forza del contributo di ogni singola organizzazione e individuo nell’edificare una comunità europea unita e progressista” ha aggiunto Simone Lepore, Education Officer di Erasmus Student Network Italia. “È essenziale che le Istituzioni comunitarie ascoltino e valorizzino le nostre voci, creando un dialogo costruttivo che favorisca una crescita continua e rappresentativa.”
Europa porta Europa continuerà a lavorare instancabilmente per garantire che le voci dei giovani e delle associazioni apartitiche siano ascoltate e che le politiche europee riflettano le aspirazioni di un futuro comune e condiviso.
Emanciparsi o soccombere: le due alternative per l’Europa dopo l’elezione di Trump
Nelle elezioni presidenziali statunitensi, Donald Trump ha sconfitto Kamala Harris, tornando alla Casa Bianca. Durante il suo primo mandato, i rapporti tra Stati Uniti e Unione europea si erano deteriorati, e il rischio è che il suo ritorno possa aggravare la mancanza di cooperazione transatlantica.
La Gioventù Federalista Europea sollecita i Capi di Stato e di Governo dell’Unione europea a intraprendere riforme strategiche e strutturali, affinché l’Unione possa affermarsi come attore globale forte e autonomo, e a non abbandonare il lavoro portato avanti in questi anni, nel sostegno all’Ucraina e nella promozione di politiche comuni.