Von der Leyen e Erdoğan: un’alleanza sulla pelle dei rifugiati

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Von der Leyen e Erdoğan: un’alleanza sulla pelle dei rifugiati

Le dichiarazioni della Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante la sua visita ad Ankara al Presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, incentrata sulla crisi siriana, ci lasciano interdetti.
Non possiamo accettare che, ancora una volta, l’Unione europea promuova politiche di esternalizzazione, né che la Presidente della Commissione plauda a una alleanza in questo senso con un Paese antidemocratico e che viola costantemente i diritti umani. L’Unione europea deve dotarsi di una politica migratoria comune, di una politica estera unica, e deve assumersi la responsabilità della gestione delle proprie frontiere.

Evento online sulla difesa europea

Giovedì 5 dicembre alle ore 18:00 si svolgerà un incontro online sulle sfide e le opportunità di una difesa europea, organizzato dall’Ufficio del Dibattito della GFE in collaborazione con il Centro Studi sul Federalismo.
Relatori saranno Teresa Coratella e Domenico Moro. Moderatrice sarà Amanda Ribichini.

In difesa dei diritti umani: i federalisti europei si mobilitano contro l’accordo migratorio tra Italia e Albania

Tra l’1 e il 2 dicembre, Gioventù Federalista Europea, JEF Europe e JEF Albania si mobiliteranno a Tirana, Shengjin e Gjadër per partecipare alla manifestazione contro il controverso accordo tra il Governo italiano e quello albanese, che prevede la detenzione in Albania dei migranti prossimi al rimpatrio. L’iniziativa è promossa da Network Against Migrant Detention.
Come federalisti europei, impegnati per un’Europa di pace e solidarietà, non possiamo accettare un simile attacco ai diritti fondamentali dei migranti.

Il fenomeno migratorio manca di un approccio europeo, e l’audizione di Magnus Brunner lo conferma

Il Parlamento europeo si appresta a votare la nuova Commissione von der Leyen. Di fronte a una delle sfide più urgenti che questa dovrà affrontare, vogliamo lanciare un messaggio chiaro, ispirato ai principi fondamentali della rete Europa porta Europa di cui facciamo parte: è necessario un cambiamento radicale nella politica migratoria europea.
L’attuale sistema è insostenibile. Le politiche basate su chiusura e inerzia istituzionale hanno fallito, sacrificando la solidarietà e la dignità umana. Durante l’audizione di Magnus Brunner, candidato Commissario europeo per gli Affari Interni e le Migrazioni, non abbiamo trovato alcun segnale di svolta. Al contrario, la direzione sembra essere quella di consolidare lo status quo.
Non possiamo più accettare questa indifferenza. L’Unione europea deve agire da protagonista, dimostrando che esistono soluzioni efficaci e umane, che mettono al centro le persone e il rispetto dei diritti fondamentali.

Emanciparsi o soccombere: le due alternative per l’Europa dopo l’elezione di Trump

Nelle elezioni presidenziali statunitensi, Donald Trump ha sconfitto Kamala Harris, tornando alla Casa Bianca. Durante il suo primo mandato, i rapporti tra Stati Uniti e Unione europea si erano deteriorati, e il rischio è che il suo ritorno possa aggravare la mancanza di cooperazione transatlantica.
La Gioventù Federalista Europea sollecita i Capi di Stato e di Governo dell’Unione europea a intraprendere riforme strategiche e strutturali, affinché l’Unione possa affermarsi come attore globale forte e autonomo, e a non abbandonare il lavoro portato avanti in questi anni, nel sostegno all’Ucraina e nella promozione di politiche comuni.

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olga osuchowska

olga.osu@icloud.com

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