In questi giorni, anche in occasione della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, il dibattito su un possibile piano di pace per l’Ucraina è tornato al centro dell’attenzione. Tra poco più di una settimana, il 24 febbraio, ricorrerà il terzo anniversario dell’invasione russa su larga scala, un momento che impone una riflessione sulla situazione attuale e sulle prospettive future.
Per fare il punto, la Gioventù Federalista Europea organizza l’evento online “L’Europa al terzo anno di conflitto in Ucraina”, che si svolgerà lunedì 17 febbraio alle ore 19:00 a questo link. Parteciperanno Vincenzo Camporini, già Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare e della Difesa, e Federico Castiglioni, ricercatore presso l’Istituto Affari Internazionali.
Con il Generale Vincenzo Camporini analizzeremo l’evoluzione del conflitto e la situazione attuale sul campo, mentre Federico Castiglioni illustrerà le misure adottate dall’Unione europea a sostegno dell’Ucraina e discuterà le possibili implicazioni geopolitiche del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca.
Non aumentare ma unire: la strategia corretta sugli armamenti per garantire sicurezza all’Europa
Di fronte al disimpegno degli Stati Uniti in Ucraina, la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha proposto un piano in cinque punti per riarmare l’Europa e proseguire il sostegno a Kyiv.
Se l’obiettivo è la sicurezza dell’Europa intera e unita, è fondamentale che la risposta non sia solo quella di un rafforzamento delle singole capacità nazionali, ma l’integrazione e la creazione di una vera politica di difesa comune. Non basta coordinare le forze armate nazionali, è necessaria la creazione di un esercito europeo, pronto ad affrontare le sfide di un mondo sempre più frammentato e instabile. Non serve aumentare gli armamenti, serve unire.